LO SPAGNOLO? L’ITALIANO CON LA “S” IN FONDO ALLE PAROLE - Brenda
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LO SPAGNOLO? L’ITALIANO CON LA “S” IN FONDO ALLE PAROLE

Mag 21 2019

LO SPAGNOLO? L’ITALIANO CON LA “S” IN FONDO ALLE PAROLE

Quante volte abbiamo sentito dire questa espressione a persone che non sono professioniste della lingua e che magari hanno avuto modo di ascoltare lo spagnolo solo in vacanza? Molte, a mio parere anche troppe e il lavoro di interpretariato che ho svolto la scorsa settimana mi ha fatto pensare proprio a quelle persone e a come si sarebbero interfacciate con gli oratori messicani.

Sì, perché quando diciamo “spagnolo” possiamo far riferimento non solo a quello parlato in Spagna, bensì anche a quello dell’America Latina, che a sua volta è formata da diversi paesi che presentano delle differenze linguistiche tra di loro; per questo motivo, per preparare al meglio la terminologia sarebbe sempre consigliabile chiedere e specificare la provenienza di un oratore latinoamericano.

L’incarico di interpretariato riguardava un audit nel settore farmaceutico e la controparte ispanofona proveniva dal Messico.

Sin dall’inizio sono emerse le prime differenze con il castigliano: ad esempio, platicar che in Messico si utilizza per esprimere il concetto di parlare, comunicare delle informazioni al proprio interlocutore, raccontare; lavamanos per riferirsi a quello che in Spagna chiamano lavabo; tocador che in Messico non si usa per indicare il mobile della toeletta, bensì il bagno delle signore.

Un’altra differenza sostanziale riguarda la parola compresa, la quale potrebbe suonare simile a compressa in italiano soprattutto se consideriamo il contesto farmaceutico in cui ci trovavamo; in realtà si tratta di quello che in gergo si chiama “falso amico”, poiché compresa ha il significato di assorbente igienico in castigliano e se ci troviamo in Messico e ne abbiamo bisogno la cosa migliore è chiedere una toalla sanitaria. In questo paese, la compresa indica una garza o fascia autoriscaldante.

Tra le parole di uso comune e non legate al settore farmaceutico è stata più volte menzionata camión e non autobús per far riferimento a questo mezzo di trasporto pubblico.

Infine, un termine che potrebbe sembrare italiano per la grafia ma non lo è: esclusa. Si tratta della zona che precede la stanza dove si effettuano analisi chimiche e dove è necessario cambiare camice e adottare ulteriori precauzioni prima di proseguire, una sorta di anticamera.

Ancora una volta il mestiere dell’interprete mi ricorda che non si smette davvero mai di imparare e questo vale non solo per la lingua, che ci insegna sempre qualcosa di nuovo anche dopo anni che la parliamo, bensì anche per le conoscenze legate ai settori in cui operiamo.

Per concludere, I love this game 😊

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